Cultura di carta

Le monografie rappresentano il fulcro centrale dell’Archivio. Fra queste spiccano, oltre a miriadi di altre tematiche, migliaia di testi legati ai conflitti del XIX e XX secolo, alla pittura, al cinema, alla musica, alla scienza, e alle varie indagini su come “rivoluzionare lo stato di cose esistenti”.

Oltre alle monografie, l’Archivio ospita un caleidoscopio di quotidiani, settimanali, mensili e periodici che travolge chi, per la prima volta, si affaccia nei locali. Almeno mezzo migliaio di testate concorrono a rappresentare ben oltre l’immagine di quel secolo breve nel quale sono state pensate, ideate, prodotte, lette e concluse.

La ‘ricerca’ e lo studio non si fermano ai quotidiani, ai periodici e alle monografie: il salto ad altro materiale cartaceo è pressoché ovvio, come per gli album delle figurine, i manifesti, i volantini, le enciclopedie e tutto ciò che è stampabile su cellulosa. Sorprende l’indirizzarsi verso altre fonti informative, come ad esempio i testi che riguardano avvenimenti storici emersi da vari siti presenti nella Rete o la stampa delle prime pagine, ogni giorno, di quasi tutti i quotidiani esistenti. Una prassi che Marini rintraccia nella propria grande curiosità e voglia di conoscere tipica dei secoli dei lumi e di quelli del ‘progresso’, quasi fosse un moderno Diderot.