Se negli anni Sessanta ‘musica’ sta in coppia con ‘audiocassetta’, gli anni Ottanta ripropongono lo stesso binomio tra ‘film’ e ‘videocassetta Vhs’.
Anche in questo caso Marini si mostra attento ai nuovi strumenti e scopre la possibilità di registrare un filmato per poterlo vedere più di una volta e quando lo si desidera, senza attendere la programmazione al cinema o alla televisione. Da cultore dell’innovazione e della modernità quale è sempre rimasto anche con il passare degli anni, si procura da antesignano i primi videoregistratori e inizia ad acquistare innumerevoli videocassette. Su di esse registra nel corso degli anni spettacoli, dibattiti politici, trasmissioni culturali, film e documentari. Le videocassette si moltiplicano, si accumulano su ripiani e librerie e vengono raccolte a migliaia in appositi contenitori.
Oggi tutto il materiale registrato è conservato all’Archivio, insieme a tre videoregistratori ancora perfettamente funzionanti.
Il tempo passa, si affacciano gli anni Novanta e con essi il computer e il compact disk che, secondo gli ideatori, avrebbe sostituito completamente gli Lp. Marini, anche in questo caso, non vede in questi nuovi strumenti degli antagonisti di quelli precedenti, ma li accoglie come stimolo e integrazione: acquista i primi lettori per Cd e Dvd e un primo computer che, in pochi anni, diverrà lo strumento per comunicare e apprendere attraverso Internet. Come nel caso delle cassette vhs, anche le migliaia di cd e dvd sono conservate e consultabili presso l’Archivio Marini.